CIAO A TUTTI

EII CIAO A TUTTI ... HO FATTO QUESTO BLOG PERCHè IO ADORO I GATTI ... SPERO CHE VI SARANNO MOLTO UTILI LE INFORMAZIONI CHE VI HO MESSO ... POI SE CERCATE QUALCOSA DI SPECIFICO ... MI SCRIVETE UN COMMENTO E IO RISPONDO A TUTTI ... CIAOO

lunedì 1 febbraio 2010

Cani e gatti vanno d accordo



Se in casa c’è già un cane, o più di uno, introdurre il gatto richiede qualche precauzione in più. Cani e gatti hanno modi diversi di conoscersi: i gatti con un discreto naso a naso, i cani con una ben più imbarazzante annusata di genitali. Per presentare il micio al cane di casa dovete quindi fare in modo che possa annusarlo nel sottocoda: solo così lo riconosce come un componente della famiglia. I gatti adottano strategie diverse quando devono affrontare un cane: possono rimanere fermi immobili, pronti a soffiare e graffiare se si sentono minacciati. Oppure possono scappare. Tutte e due presentano dei rischi: il gatto che rimane immobile si espone all’attacco di un cane che ha già sviluppato il piacere della “caccia al gatto”; quello che scappa scatena l’impulso a inseguire del cane. In genere però se il cane non è aggressivo verso i gatti, la prima strategia è quella migliore. Quando introducete un cane in una casa con gatti (o un gatto in una casa con cani) fate molta attenzione ad evitare che il cane provochi la fuga e l’inseguimento del gatto. Non è difficile: legate il cane al guinzaglio, e ogni volta che punta il micio, distraetelo, richiamatelo e premiatelo se rinuncia. Non lasciateli soli se il cane non ha rinunciato a inseguire i gatti! Non sgridate il cane, rischiate di inibirlo in vostra presenza, ma di non modificare affatto il suo impulso alla caccia. Cercate invece di associare la presenza del micio a qualcosa di piacevole, coccole e bocconcini. Idem per il gatto, se ha timore del cane. Se i due vanno d’accordo, l’inseguimento è un gioco; in questo caso non intervenite!
Gatti e cani in realtà non sono nemici! Sono semplicemente molto diversi. Il cane infatti discende dal lupo, mentre il gatto è un felino. Ma d'altronde si sa! Gli opposti si attraggono.... Il gatto vede il cane come un buffo animale, goffo, imbranato e invadente. Il gatto allo stesso tempo è visto dal cane come un animale che emana uno stranissimo odore, individualista e autonomo. Questo non vuol dire che non possa nascere una stupenda amicizia tra i due, anzi nella maggior parte dei casi, cane e gatto sono talmente inseparabili da non poter fare a assolutamente meno l'uno dell'altro!
E qui vi riporto la storia di Lada una cagnolina meticcia tutta nera e di Zorba una micia color tartaruga. Lada, adottata in un canile all’età di un anno, era la padrona di casa. Dolcissima, affettuosa e tanto tenera con la sua padroncina.
Un pomeriggio di sole, le due compagne di giochi e avventure, erano al parco a fare i soliti giretti e le solite corse in mezzo all’erba. Improvvisamente Lada si apposta sotto un albero e guardando in alto abbaia… Ovviamente la padroncina si avvicina all’albero e cosa vede? Una palla pelosa di tanti colori spaventatissima. Lada e padroncina, corrono a casa, prendono un trasportino e tornano sotto l’albero. Dopo tante peripezie, finalmente riescono a prendere questo batuffolo di pelo. Solita prassi, veterinario, vaccinazioni, controllo generale. La piccola micia era una cucciolotta di neanche un anno. E la padroncina della Lada, decise di chiamarla Zorba, come il gatto del libro di Luis Sepúlveda, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. L’inizio della convivenza non è stato molto traumatico, qualche soffiata e qualche zampata, ma dopo una settimana dormivano pacificamente insieme… Sono passati nove anni da quel giorno….la padroncina di cui parlavo è mia sorella Lucy e le sue “bambine pelose”, Lada e Zorba, oggi non potrebbero vivere una senza l’altra. Si cercano, dormono insieme, giocano insieme… Sono bellissime ……. E sono un cane e un gatto……

I gatti giocano




Il gioco per i gatti è molto simile al gioco per l’uomo. E’ divertente, per questo i gattini giocano. Ma il gioco serve anche come esperienza educativa perché insegna loro le abilità di base per sopravvivere nell’età adulta. Nei mammiferi il gioco è fondamentale per uno sviluppo ottimale nella maturità. Chi non gioca probabilmente sarà un soggetto asociale. I gattini iniziano a giocare a circa tre settimane. Inizialmente le azioni sono disordinate. Si saltano addosso, si rotolano e combattono. In questa fase nessuno si ferisce, poiché sono ancora troppo piccoli per averne la forza. Il gioco inizia ad elaborarsi qualche settimana più tardi. Cacciano, fanno gli assalti, si afferrano con le zampe anteriori, calciano con le posteriori e aggiungono qualche stratagemma di caccia.Un gioco divertente in questi periodo è la caccia al topo. Consiste nel nascondersi, rannicchiarsi, avanzare lentamente, correre e balzare sul .. topo! Per i gattini, comunque tutto è fonte di gioco. Possono giocare con una corda, una stringa di una scarpa un pezzetto di carta d’allumino…..tutto ciò che trovano diventa la loro preda. Con il tempo, la vitalità diminuisce perché probabilmente crescendo hanno imparato tutte le tecniche della caccia. Ma i gatti domestici, sembra invece siano eterni cuccioli. Loro non devono imparare a cacciare per la loro sopravvivenza, così continueranno a giocare.

Perchè i gatti sgraffiano


Graffiare oggetti all'interno della loro area territoriale è un comportamento istintivo e peculiare dei gatti, anche vivendo in ambiente domestico. Quest'azione riveste diversi significati contemporaneamente:

1) lo sfregamento meccanico aiuta a rimuovere lo strato corneo esterno dell'unghia, ormai 'morto'

2) le secrezioni delle ghiandole situate nei cuscinetti, e i graffi stessi, fungono da marcatura territoriale sia visuale che chimica

3) lo "stretching" aiuta i tendini e i muscoli flessori delle zampe e delle dita a mantenersi tonici

4) potrebbe essere una riaffermazione di dominanza (in presenza di altri gatti),

5) sembra un'attività in sé molto gratificante ...per il gatto!

Dato che graffiare oggetti è un comportamento del tutto normale e profondamente radicato, e qualunque gatto è fortemente motivato a farlo, è utopistico pensare di poter risolvere il problema della salvaguardia del mobilio *impedendo* al gatto di graffiare. Piuttosto, l'obiettivo giusto è quello di reindirizzare la graffiatura verso oggetti "accettabili", a tale scopo approntati. E' un errore sgridare il gatto mentre si fa le unghie perché potrebbe non comprenderne la motivazione, diventando diffidente verso un inspiegabile atteggiamento aggressivo da parte del padrone. L'unica soluzione è procurare al gatto un oggetto apposito per questa sua funzione e cancellare i segni lasciati in giro, scoraggiando l'animale a farlo in presenza del padrone.

Un pezzo di tronco d'albero e una tavoletta "tiragraffi" sono la soluzione ideale per i gatti che vivono in casa. E' necessario eliminare i graffi lasciati dal gatto poiché questo tende a farsi le unghie sempre nel medesimo posto, per lui "strategico" per la determinazione del territorio. In seguito, bisogna ricoprire la zona danneggiata con un tappetino, finché il gatto non avrà capito che in quel punto non si deve fare le unghie. Se il gatto insiste, lo si può dissuadere spruzzandogli addosso un pò di acqua: il gatto cambierà presto abitudini.

I gatti ricordano

Tutti noi vorremmo che i nostri gatti si ricordassero di non graffiare i mobili, di non distruggerci le cose che noi amiamo, ma loro invece dimenticano le nostre parole e continuano a farlo. I gatti, nonostante possano far finta di non ricordare, hanno invece una grande capacità di imparare e di ricordare, ma tendono a riservarla per informazioni utili per il loro benessere, non per il nostro! I gatti ricordano ciò che piace loro mangiare e il posto dove è collocato il loro cibo e la loro acqua o dove trovare la cassetta dei bisogni. Riconoscono dall’aspetto, dal rumore, dal tatto il proprio giocattolo preferito e sanno dove trovarlo in ogni momento, mentre noi invece magari lo stiamo cercando per ore. Ricordano quali rumori risultano più efficaci per ottenere dai padroni quanto vogliono e generalmente all’ora dei pasti ricordano anche i loro nomi propri.All’aperto ricordano l’estensione del loro territorio e quella degli altri gatti. Ma la loro memoria è selettiva e solo con un addestramento adatto ricorderanno le cose che noi vogliamo che ricordino. Alcuni gatti hanno una memoria straordinaria nel trovare i luoghi, spesso si è sentito di gatti allontanati di parecchi chilometri dalla loro abitazione, sono riusciti a tornare a casa. I gatti riconoscono chi li ha trattati bene e chi li ha maltrattati. Ma invece, una gatta allontanata dai suoi cuccioli, dopo qualche tempo, non li riconoscerà più.

I gatti sognano


Qualunque posto va bene, purchè sia al sole. I gatti vogliono dormire al caldo e al sicuro.
Niente può dare una sensazione di calore e di distensione più della proverbiale vista di un gatto acciambellato su se stesso e addormentato davanti al fuoco di un camino. I gatti dormono molto, da sedici a diciotto ore al giorno. I gatti soli dormono di più che quelli in compagnia. Possono dormire in qualsiasi posto, ma in genere sono attratti dai punti soffici come i letti, preferiscono comunque dormire al sole per compensare la lieve caduta della temperatura corporea durante il sonno.
Il sonno del gatto è stato studiato con l’elettoncefalogramma. Si è osservato che il sonno durante il giorno è sempre leggero. I muscoli non sono completamente rilassati e in genere il gatto si risveglia dopo pochi minuti di sonno. Dopo un periodo di sonno leggero, i gatti entrano nella fase del sonno profondo. Durante il sonno profondo, gli occhi si muovono con brevi, rapidi movimenti e le palpebre rimangono chiuse. Questa fase del sonno è nota anche con la fase REM (Rapid Eye Movement- Movimento rapido dell’occhio).
Durante questa fase, oltre al movimento degli occhi, il gatto sogna e lo si riscontra perché cambia la posizione del corpo, muove le zampe e le unghie, contrae i baffi, muove a scatti le orecchie e in alcuni casi miagola. La fase Rem comunque, è un’importante funzione biologica e un gatto privato del sonno Rem, lo riprenderà subito appena possibile. Durante il sonno profondo il cervello del gatto è attivo come quando è sveglio e i sensi sono vigili per qualsiasi stimolo in arrivo. Perciò, non disturbiamo il gatto mentre dorme, loro reagiscono…

Il linguaggio del gatto


OCCHI : Fissa negli occhi l'avversario, le pupille sono a fessura = Minaccia

La pupilla è dilatata = Paura e sottomissione

Occhi socchiusi, si intravede la terza palpebra = Rilassato - contento

ORECCHIE : Piegate di lato = Minaccia

Avanti e verso l'esterno = Rilassato

Appiattite all'indietro = Paura

Puntate in avanti = Curioso

BOCCA : Aperta, mostra i denti = Attacco

CODA : A punto interrogativo = Confidenza - amicizia
Orizzontale o un pò curvata verso il basso = Rilassato
Bassa e gonfia = Aggressivo
Verso l'alto = Ansia - incertezza
La punta si agita nervosamente = Irritato
Rigida = Attacco
Si muove a destra e sinistra = Stressato
A uncino = Spaventato

La festa del gatto


Questa splendida iniziativa è stata ideata, nel 1990, dalla fervida mente della giornalista e gattofila Claudia Angeletti, la quale, attraverso le pagine della rivista "TuttoGatto", ha promosso un referendum tra i lettori per scegliere il giorno dell'anno più consono a festeggiare questo nostro straordinario amico. Sono state proposte molte date, tra cui vogliamo ricordare, il 26 maggio dedicato a San Filippo Neri (che tanto amava i gatti)e il 21 marzo perché a primavera nascono i gattini, segno della vita che si rinnova. Ma la data scelta è stata quella del 17 febbraio, proposta da Oriella Del Col, con le seguenti motivazioni: febbraio perché è il mese posto sotto il segno zodiacale dell'Acquario, a cui appartengono gli spiriti intuitivi, liberi e anticonformisti, come solo i gatti sanno esserlo. Per quanto riguarda il giorno 17, la scelta è stata bivalente. Nel bacino del Mediterraneo, soprattutto presso i popoli di origine latina (Spagna, Francia e Italia), questo numero è considerato sfortunato perché in numeri romani il 17 si scrive: "XVII" che anagrammato diviene "VIXI" cioè "sono vissuto, sono morto", ma il gatto con le sue sette vite può dire di aver vissuto, ma di non essere morto e d'avere esorcizzato così la morte. Nel nord Europa invece, questo numero ha un valore positivo che significa, tra l'altro, vivere "una vita per sette volte". Ed anche in questo caso calza a pennello al gatto. Si è voluto così ripristinare una tradizione molto antica. Ad esempio, in Egitto, si adorava la dea Bastet, divinità dal corpo umano e dalla testa di gatta, associata alla gioia, alla musica, alla sensualità e alla danza. Una volta all'anno numerosissime persone si riunivano presso il delta del Nilo per festeggiarla. Tra i Celti, ai piedi dei Menhir, si svolgevano cerimonie sacre, alle quali partecipavano i gatti come tramite tra cielo e terra. Inoltre nei culti pre-colombiani, in onore del mese PAX, associato al Felino sacro, si tenevano spettacolari feste. Ma anche ai nostri giorni ci sono paesi che ricordano il nostro amico a quattro zampe. Ad esempio in India, ogni sei mesi si festeggia, come simbolo dell'amore e della maternità, la dea Sashti che cavalca un gatto bianco. Nel tempio di Nikko, in Giappone, il celebre Gatto Dormiente riceve tuttora offerte da turisti e fedeli. Tornando al nostro paese, nel 1991 l' A.M.A. (Associazione del Mondo Animale) a Firenze e il Club del Gatto a Roma hanno celebrato la Festa Nazionale del Gatto ottenendo dalle Poste, per l'occasione, l'annullo filatelico. Da quell'anno le due Associazioni stampano una cartolina commemorativa usando dei disegni donati da artisti gattofili. Dallo stesso anno, monsignor Canciani, a Roma, ha istituito per quella data, una messa con la benedizione dei gatti e dei loro compagni umani. A Firenze ogni anno viene organizzata "Gattart" una mostra collettiva di pittori specializzati in gatti. L'eco delle manifestazioni si è diffuso a macchia d'olio e negli anni seguenti Genova, Trieste, Parma, Milano e Perugia hanno deciso di festeggiare la ricorrenza con varie iniziative. Ma di anno in anno altre città si aggiungono all'elenco, desiderose di dedicare un giorno all'anno al dolce amico che ci dona tanta gioia e buonumore!

Il gatto nero porta sfortuna?


I gatti di razza neri più belli sono i Bombay...ma si vedono anche tantissimi meticci completamente neri, altrettanto splendidi. Ma...portano sfortuna? Molti superstiziosi credono ancora a simili sciocchezze...se qualcuno di loro ci stesse leggendo...ecco una storia che gli farà cambiare idea, simile a quella del gatto con gli stivali.
Dick Whittington, nel Trecento, viveva in Inghilterra, a Londra. Apparteneva ad una famiglia poverissima, e ogni giorno che passava tirare avanti diventava sempre più difficile. La sua unica proprietà, comprata per un penny (moneta inglese) era un gattino nero, dal pelo lucidissimo. Questo gatto, formidabile cacciatore di topi, fece la sua fortuna: si infilò nel palazzo Reale, infestato da topi, e riuscì a catturarli tutti. Il Re, per riconoscenza, donò immense ricchezze al proprietario del gatto, e da allora Dick dimenticò miseria e povertà.Una bella storia, non trovate? Ed è anche vera!

Le unghie del gatto



Per i gatti che vivono in casa, è molto importante il taglio delle unghie. I mici con le unghie non tagliate spesso sfogano i loro istinti un po’ su tutto quello che trovano: divani, tappeti e, potrebbero anche procurarci dei graffi accidentali. Inoltre, non avendo la possibilità di consumare le unghie, queste crescono troppo andando a premere sul cuscinetto e possono richiedere, quindi, l’intervento del veterinario.Non tutti i gatti si lasciano trattare le unghie facilmente. E’, quindi, importante abituare il gatto fin da piccolo a questa operazione.
Per tagliare le unghie si può usare un normale tronchesino oppure acquistare nei negozi per animali, quelli appositamente predisposti per i gatti. E’ preferibile utilizzare quest’ultimi in quanto il taglio è più facile e veloce e si evita lo sfaldamento dell’unghia.Prendete la zampa del micio e premete con delicatezza sul polpastrello per fare fuoriuscire l’unghia. A questo punto osservatela con attenzione. L’unghia è attraversata da una parte rosa dove sono contenuti i vasi sanguigni. Non si deve recidere quella parte. Facendo ciò provochereste dolore nel gatto ed un abbondante sanguinamento. La parte che si deve tagliare è quella bianca. Questa deve essere tagliata con un movimento secco e deciso.Se fate così, il vostro gatto non sentirà alcun dolore.

Oroscopo del gatto


ARIETE : Il gatto Ariete è un micio cocciuto, impulsivo ed assai determinato. Brillante ed allegro, nasconde però anche una certa permalosità ed un notevole orgoglio. Solitamente intraprendente, ama alle volte isolarsi dal mondo ed appartarsi in solitudine, incurante dei vostri richiami. Un gatto Ariete è però conosciuto anche per la sua natura combattiva, la sua innata vivacità ed il suo spirito agguerrito. Con gli altri gatti è dominante, desidera essere lui il capobranco, ma con il suo padrone è molto coccolone ed affettuoso. I gatti Ariete sono solitamente dei mangioni, non osate tardare a riempire la loro ciotola!

TORO : Il gatto Toro è solitamente un micio tranquillo e molto affettuoso con il padrone. E’amante della comodità ed in casa va ricercando gli angolini più morbidi per abbandonarsi a piacevoli pisolini ristoratori. E’ molto intelligente ed ogni tanto anche un pò schizzinoso. Sa essere una gentile compagnia anche per i bambini con cui è paziente e coccolone. I mici nati sotto il segno del Toro sono dei golosoni a cui piace variare spesso alimentazione ed il modo migliore per svegliarli e farli accorrere alla ciotola è infatti il rumore dello sportello del frigorifero. Dovete però prestare attenzione alla sua alimentazione visto che ha la tendenza a mettere su peso.

GEMELLI : Il gatto Gemelli sa essere un vero birbante come pochi sanno! E’ solitamente molto vivace ed allegro, dotato di una particolare curiosità che lo porta alla ricerca degli angoli più nascosti ed impensabili della vostra casa. E’ inoltre dotato di una grande voglia di comunicare con le persone a lui care e si sa rendere irresistibile anche grazie alla sua sorprendente espressività che lo caratterizza. Spesso i mici nati nel segno dei Gemelli sono degli esploratori molto abili e curiosi che, come in ogni altro gioco, mettono tutta la loro allegria ed il loro dinamismo. Il gatto Gemelli sa distribuire il suo affetto in maniera equa a tutti i membri della famiglia con cui instaura un ottimo rapporto.

CANCRO : I gatti del Cancro possono darvi inizialmente l'idea che amano riposarsi, ma vegliano sempre su di voi con un occhio, in un modo quasi materno. Hanno bisogno del proprio punto speciale nella vostra camera da letto e nel soggiorno e possono essere facilmente trovati in uno dei posti che hanno assurto a preferito. Date loro molto amore e attenzione o rischiate che manifesteranno la loro arrabbiatura soffiandovi. I mici Cancro sono particolarmente attratti da luoghi morbidi come poltrone e divani e guai ad occupare il loro posto per cui hanno un attaccamento quasi morboso!

LEONE : I gatti nati sotto il segno del Leone si sentono come dei re e si comportano in modo molto altezzoso. Amano essere ammirati e accarezzati. Possono essere visti avanzare impettiti con la loro preda nella bocca intorno alla casa in cerca di un complimento o di una carezza. Cercate di non ignorarlo, per lui sarebbe un affronto. Si troverebbe bene in un'esposizione felina, dove farebbe di tutto per mettersi in mostra. l gatto nato sotto il segno del Leone è un micio leale e fiero che merita molto rispetto e che non accetta ingiustizie. Sa essere una costante presenza nella vita del suo padrone a cui si dedica con tutto se stesso.

VERGINE : I gatti della Vergine sono molto puliti e ordinati. Non rovesciano mai dalle loro bacinelle ciò che avete preparato per loro e si fanno lavare anche dal padrone con estrema facilità, senza troppe ritrosie e realmente amore da bagnare. Sono tra i gatti più fedeli e leali dello zodiaco: una volta scelto il loro padrone difficilmente si lasceranno conquistare da un'altra persona. Il gatto Vergine è spesso, più di qualsiasi altro gatto appartenente agli altri segni zodiacali, un abitudinario amante della solita routine che ha un effetto tranquillizzante su di lui.

BILANCIA : I gatti della Bilancia sono pieni di charme e hanno una personalità vincente. Sono dei gatti che amano la compagnia di altri animali e a cui piace muoversi e vagare alla ricerca anche di nuovi territori. Se dovete portarli via per le vacanze, non preoccupatevi. Si adatteranno velocemente al nuovo ambiente, senza traumi. I gatti appartenenti al segno della Bilancia sono molto affascinanti e socievoli. Solitamente però anche decisamente vanitosi, ma sempre garbati ed eleganti anche nel portamento.

SCORPIONE : I gatti dello Scorpione seppelliscono tranquillamente le loro prede o i loro giochi preferiti in posti segreti (come nella parte posteriore del vostro armadio...) e si nasconderanno là per vigilare sempre sulle loro cose. Sono dei pragmatici e dimostreranno maggiore attaccamento alla persona che dà loro da mangiare. Il gatto nato sotto il segno dello Scorpione è un vero passionale! Un gatto combattente, amante della caccia con cui inorgoglisce il proprio padrone. In mancanza di una preda come una mosca oppure una farfalla, si accontenta di una pallina o di un topino.

SAGITTARIO : I gatti nati sotto il segno del Sagittario amano vagare intorno alla vostra casa ed esplorare attentamente il loro territorio. Se per caso lasciate una porta aperta, non esiteranno un minuto ad andare a conoscere il nuovo mondo che avete loro aperto. Non arrabbiatevi troppo se mentre mangiano buttano del cibo fuori dai loro piattini. E’ infatti possibile che i mici nati sotto questo segno siano amanti dell’aria aperta e della libertà a cui difficilmente vorranno rinunciare. Solitamente molto attivo, ama arrampicarsi sugli alberi e fare folli corse all’aperto.

CAPRICORNO : I gatti del Capricorno sono tranquilli e perfino un po' timidi. Sono molto riservati e hanno bisogno di molto amore e di attenzione per riuscire a farli uscire dal guscio protettivo che si sono costruiti. Sono compagni molto leali finché li curate piacevolmente. I gatti nati sotto il segno del Capricorno sono sicuramente i più testardi di tutto lo zodiaco. Se si mettono in mente di fare una cosa nulla riuscirà a smuoverli dal loro intento! Non amano affatto l’invadenza delle persone e mal sopportano l’intromissione nella loro privacy che difendono ritirandosi per i fatti propri quando qualcuno osa intromettersi troppo nei loro affari.

ACQUARIO : I gatti dell'Acquario sono molto curiosi e un po' eccentrici. A volte possono comportarsi in maniera insolita per un gatto (amano magari giocare come i cani e vi riportano l'oggetto che avete lanciato!). Sono interessati a qualsiasi cosa e questo può far sì che si vadano a mettere in situazioni pericolose e difficili, quando sfuggono al vostro controllo. Aspettatevi quindi un gatto curioso, sempre alla ricerca d’avventura e che, talvolta, combinerà anche qualche piccolo guaio. Pur sapendo essere un gatto molto affettuoso, il micio Acquario è d’indole indipendente ed è amante del gioco in cui trascinerà anche il suo padrone.

PESCI : I gatti nati sotto il segno dei Pesci sono dei sognatori che amano inseguire le ombre e dare caccia agli insetti. Sono però gatti molto sensibili e per questo si posso risentire quando vengono sgridati. Adorano giocare insieme ai bambini e i cuccioli di questo segno sono molto felici. Se li alimentate con cura vedrete che prospereranno! I gatti appartenenti al segno dei Pesci sono dei veri e propri sognatori! Hanno spesso la testa tra le nuvole e sono dotati di una grande sensibilità che permette loro di essere anche dei gatti un pochino “sensitivi” nei confronti delle persone a loro care.

Occhi del gatto


Gli occhi a volte sembrano dei fari accesi nella notte: la loro "luce" è prodotta, in realtà, dal riflesso della luce puntata sull'animale.I gatti possiedono negli occhi il "tapetum", uno strato di cellule che agiscono come un piccolo specchio riflettente.I piccoli felini predano di notte (gatto, puma ecc.) perché è soprattutto la notte che i gatti hanno la vista fine. Come altri carnivori, anche loro hanno dietro alla retina una speciale formazione cellulare, il tapetum lucidum, che consente a questi animali di vederci anche al buio. Anche nella notte più fonda c'è sempre una piccola quantità di luce che noi percepiamo a fatica solo dopo esserci assuefatti all'oscurità. Gli strati di cellule che compongono il tapetum assumono un aspetto iridescente che varia a seconda dell'angolo di incidenza della luce.

Se gli occhi del gatto o della lince brillano nelle tenebre come due piccoli fari fosforescenti, lo si deve ai cristalli di guanina contenuti nelle cellule del tapetum. Una sorta di catarifrangente che riflette in tutte le direzioni la luce, anche se scarsissima.Di giorno probabilmente passerebbe troppa luce e di conseguenza la pupilla è ristretta. Nel caso del gatto quindi il restringimento della pupilla a forma di fessura verticale riduce l'ingresso della luce, lasciando tuttavia una buona capacità visiva, migliore di quella che invece si ottiene con un restringimento che mantiene la fessura rotonda, come avviene nel nostro occhio.I grandi felini viceversa sono predatori diurni e quindi non hanno necessità di regolare l'intensità luminosa come quelli che vedono meglio di notte.

Quando sogni un gatto


I sogni ci affascinano per i loro messaggi nascosti, che spesso suggeriscono previsioni o incutono dubbi e timori, I simboli del sogno devono essere interpretati attentamente, così da capire il loro reale significato: bisogna aprire la coscienza alle dimensioni spirituali situate al di là del corpo fisico. Prestando attenzione ai sogni otterremo una comprensione dei nostri sentimenti nascosti, dei desideri e delle paure. Se nei sogni appaiono gatti, chiediamoci di cosa vogliono renderci consapevoli e, attraverso l'analisi delle caratteristiche del sogno cerchiamo di ricavare un interpretazione.
In generale il gatto è un simbolo dell'inconscio, della forza immaginativa, della saggezza intuitiva e del potere femminile, quest'ultimo più sottile e nascosto rispetto al potere maschile; ma il significato di un sogno nel qule compare un gatto dipende anche da come il sognatore si rapporta in generale con i felini. Per chi non li ama o ne ha addirittura paura l'apparizione onirica di questi animali può rappresentare un timore inconscio, una disarmonia riferita all'energia femminile: problemi con la madre o con la compagna, con le donne in generale, oppure con il proprio lato femminile.
I vari aspetti della femminilità possono avere qualità negative o positive. Quando il sogno del gatto è in linea con le vibrazioni positive del femminile indica creatività, fertilità, possibilità di crescita in qualcosa: il messaggio si lega a Madre Natura, alle doti psichiche, al ciclo perpetuo di nascita, morte e rinascita. Se invece è in linea con connotazioni negative il sogno rivela uno squilibrio di energia yin, tendenze distruttive o repressive, oppure la mancata accettazione di forme di dolcezza e sensibilità. Il gatto nel sogno può rappresentare aspetti della personalità del sognatore, o riferirsi ad un personaggio a lui collegato; può anche indicare il ruolo del sognatore in certe situazioni. Nell'interpretare il sogno è importante considerare tutte le caratteristiche del gatto e del contesto: l'atteggiamento dell'animale, il suo aspetto, l'età, la situazione e le altre sfumature.

Il territorio del gatto


Ogni gatto possiede una base circondata da una fetta di terreno intorno, al di là della quale inizia l'area di caccia. Nel caso di gatti selvatici o randagi, i confini territoriali vengono definiti a seconda della condizione della popolazione felina locale e della disponibilità di cibo. Per il gatto domestico, il territorio è in parte deciso dal suo padrone che di solito ignora del tutto l'esistenza delle marcature territoriali del proprio animale.Nelle case con più gatti l'intorno tenderà ad essere più vasto di quello che non sarebbe se i gatti vivessero da soli, ma in tutti i casi è improbabile che si estenda oltre al giardino di casa. Le femmine ed i maschi castrati tendono ad occupare dintorni limitati ma ben definiti, che vengono difesi con fermezza. I maschi integri possiedono territori più ampi ed articolati, che in alcuni casi possono arrivare a dieci volte la dimensione dei territori delle femmine. I confini di tali territori non sono definiti chiaramente ed i maschi non tendono a difenderli con molta decisione. Tuttavia, quando un gatto estraneo entra nello spazio che circonda la base, si verifica sempre uno scontro.In campagna il territorio della femmina può arrivare ad un ettaro mentre quello di un maschio supera i 10 ettari. In città invece, dieci gatti possono condividere un terzo di ettaro. In generale il territorio dei maschi circonda quello della femmina e non vi sono intersezioni. A seconda della vostra abitazione, villa o appartamento, ed a seconda del numero di animali che vi vivono, il gatto identifica la propria casa, una parte o qualche metro come proprio territorio e lo difende.

LA DELIMITAZIONE DEL TERRITORIO: Il gatto maschio, più che la femmina, delimita il proprio territorio con degli spruzzi di urina, sulle superfici verticali in particolar modo. Il gatto vuole dire "Sono a casa mia, proibito entrare!". Bisogna abituare così l’animale a svolgere le proprie funzioni sociali e sessuali all’esterno, certo, in appartamento è più difficile. Per ovviare questo comportamento si può ricorrere alla castrazione. Questa operazione deve essere programmata con il vostro veterinario in modo da trovare il momento ideale. Un altro modo usato dal gatto per delimitare il territorio è lasciare il segno delle unghie su muri ed alberi. Così facendo diffonde un odore particolare secreto dalle ghiandole situate alla base dei cuscinetti plantari.LO SFREGAMENTO: Così come il gattino si sfrega contro la madre per chiedere cibo ed attenzione, il gatto adulto si sfrega contro il padrone con la testa o con il corpo. Lo sfregamento è inoltre utilizzato per delimitare il territorio. Il gatto sparge la secrezione delle ghiandole situate al lato della testa sulle persone e sugli oggetti del proprio ambiente.